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Adattamento teatrale di “Il giovane Holden” di J.D. Salinger

Due fratelli, uno di 6-8 anni ed il più grande tra 10 e 12, hanno il papà che fa l’attore, e visto che la loro mamma si è dovuta assentare, vanno con lui a lavoro e lo guardano recitare. Ma si tratta di uno spettacolo per adulti e quindi non si possono sedere nelle poltrone con il pubblico. Il padre provvede che possono seguire lo spettacolo nascosti dietro il sipario, sul lato sinistro, così da non essere visti dal pubblico.

La storia, che il papà ha tradotto ed adattato per il teatro da uno dei suoi libri preferiti, parla di un diciassettenne, rinchiuso in ospedale dopo un esaurimento nervoso avuto per via della espulsione dalla scuola.

La parte destra del palcoscenico è trasformata in una corsia d’ospedale ed il protagonista esce sulla parte centrale del palco dove si svolgono tutti gli episodi della sua avventura di tre giorni a scuola ed a New York dopo che è stato espulso. Due tecnici cambiano lo scenario delle singole scene mentre il protagonista recita i suoi monologhi nella stanza d’ospedale, dove torna quando è ora di cambiare la scena.

I bambini seguono e commentano quello che succede. Qualche volta simpatizzano con l’eroe e lo compatiscono. Altre invece, come quando il protagonista affronta il padre, il suo comportamento li fa arrabbiare.

Anche se facilmente riconoscono il loro padre dietro i tanti travestimenti nei ruoli che interpreta, gli è difficile capire che tutti i ruoli femminili (tranne uno) sono recitati dalla stessa bellissima giovane attrice. Il padre cerca di spiegargli che tutti i ruoli che lui interpreta sono fondamentalmente la stessa cosa – quella che blocca il nostro eroe sulla strada verso la maturità, conoscenza ed amore – e che tutti i ruoli femminili sono fondamentalmente uno – il ruolo della madre – ma per loro questo è difficile da capire.

Al bar del teatro, durante l’intervallo, i due bambini incontrano il regista dello spettacolo, che è un amico di papà. Lui cerca di spiegargli alcuni messaggi nascosti nel testo e di dargli informazioni sull’autore del libro sulle quali è basata la storia. Mentre si godono le loro patatine e bevono l’aranciata, il padre dei bambini, insieme al regista ed al fratello grande che fanno da complici, fa’ uno scherzo al piccolo, che si meraviglierà ingenuamente sugli attori e le esperienze teatrali.

Alla fine dello spettacolo, tutti i partecipanti si riuniscono intorno ad un tavolo in un ristorante e le maschere cadono.

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